Atto di indirizzo
La Fondazione, con l'attività delle proprie comunità, intende promuovere, insieme ad uno stile di vita familiare e affettivamente ricco, un'azione di recupero e riabilitativa dei minori ospiti che passa attraverso la valorizzazione delle caratteristiche e delle peculiarità di ciascuno di essi. Vengono, pertanto, studiati all' interno dei progetti educativi individuali percorsi diversificati a seconda del soggetto, della sua età, delle predisposizioni e delle problematiche. Nelle comunità gli interventi educativi e riabilitativi si basano su alcuni valori ritenuti prioritari: la centralità della persona, la condivisione, la relazione di reciprocità, il rispetto dell'altro e dell'ambiente. I principi che orientano l’attività della Fondazione sono: l’uguaglianza, l’imparzialità e continuità di intervento, il diritto di scelta, la partecipazione, l’efficienza e efficacia e la democrazia. Essi sono orientati all'aiutare la persona a diventare autonoma e a inserirsi positivamente nel normale contesto sociale di vita. L'atto educativo e riabilitativo è prodotto da una contrapposizione di spinte che trovano nell'area della coerenza e del dialogo il terreno di confronto. Cresce così lo spazio della critica, dell'accoglienza e del rispetto di se e dell'altro. Lo sforzo dell'educatore pertanto è di pensare in linea con l'azione dell'"educere" che si adopera per portare alla luce ciò che è già abbozzato, in forma, dentro.
Il progetto educativo individuale segue in parallelo il progetto che il Servizio Sociale mette in atto con la famiglia di origine del minore. Il ricongiungimento familiare è infatti uno degli obiettivi che si persegue prioritariamente. Il minore ha bisogno di “appartenere” a qualcuno, di poter contare su qualcuno, di sentirsi amato; infatti l'assistenza al minore fuori dall'ambiente eterofamiliare non può essere vista come una sostituzione completa della famiglia naturale o come una forma di custodia, ma come un periodo di permanenza in un ambiente protetto e stimolante in attesa di poter ricostruire positivi legami con il nucleo familiare originario.
In alcuni casi però, quando mancano i presupposti per un rientro in famiglia e qualora il progetto individuale lo raccomandi, l'attività viene concentrata nella ricerca di un nucleo famigliare che possa supplire alle carenze di quello originale tramite il sostegno, l'affido o l'adozione. Il minore e il nuovo nucleo familiare, individuato tra quelli più adatti ad accoglierlo, vengono accompagnati in un percorso di conoscenza reciproca fino all'affido o adozione veri e propri. Gli ospiti adolescenti delle comunità maschile e femminile vengono indirizzati nella scelta del percorso formativo dopo la scuola dell'obbligo o inseriti nel mondo del lavoro. Le singole attitudini e predisposizioni, se manifestate, vengono comunque perseguite. Propedeutico all'inserimento lavorativo è il ricorso a borse lavoro e stage formativi, sia durante il percorso scolastico sia durante il periodo estivo.
La realizzazione di queste progettualità comporta il coinvolgimento delle seguenti agenzie territoriali:
Direzione Provinciale del Lavoro e Servizi per l'impiego locali |
Servizi Sociali |